giovedì 26 febbraio 2015

Pane morbido. In fondo sperare non guasta mai.


Di sperare non ho mai smesso. O meglio, sperare è qualcosa che fa parte un pò di tutti noi, intendo come persone.
Non sono un'ottimista, questo no. Non lo sono mai stata. Ma di speranza ne ho sempre un pò. Quando mia mamma morì, decisi che non avrei più sperato in nulla perchè non c'era più nulla in cui sperare. Non è stato così, neanche quella volta. Quell'esperienza mi ha profondamente cambiato, intendo la sua malattia, la sua e la nostra sofferenza quella fisica e quella mentale. Ma la vita mi ha fatto capire che la speranza non sarebbe dovuta spegnersi, neanche di fronte alla morte. Di mia mamma ricordo tutto. La sua flessione di voce nel pronunciare il mio nome. Le sue mani. Il suo sorriso. I suoi occhi. Ricordo persino i segni che aveva intorno alla bocca. E anche nel solo ricordala spero e spero ogni volta di non dimenticare nulla di lei. Anche questa è speranza in fondo.

E poi la vita ha fatto di nuovo capolino. Infatti la nascita di Ludovica ha per me qualcosa di quasi magico. E' un pò come se mia mamma avesse voluto darmi un segno. Avesse voluto dirmi che la speranza, la stessa grazie alla quale lei ha lottato, non doveva esaurire la sua magia. Tommaso è stato un dono. Ludovica è stata una conferma che alla speranza non bisogna mai rinunciare. E dunque, grazie ai sentimenti positivi che hanno accompagnato da sempre la vita di mia mamma e che lei con amore ci ha insegnato, sono convinta che di sperare, amare, credere non ce n'è mai abbastanza e che questi sentimenti sono un pò come delle matrioske. L'uno è l'involucro dell'altro, legati indissolubilmente.

E un pò anche con questo pane ho sperato. Ho sperato che venisse bene. Che il suo profumo invadesse la cucina. Che fosse, insomma, buono.
Lo era. Anzi lo è. E' davvero buono. Sperare è importante perchè ci fa bene e ci fa continuare a credere nelle cose belle.


Per un Pane morbido al latte
Liberamente ispirata da lei
Con i ganci di una frusta elettrica ho impastato 500 gr di farina bianca con 
1/2 bustina di lievito di birra disidratato sciolto in 110 gr di acqua tiepida. 
Di seguito ho unito 110 gr di latte, 2 cucchiaini di miele e 1 cucchiaino scarso di sale. 
Infine ho unito 50 gr di burro molto morbido.
Ho continuato ad impastare fino ad avere un impasto lucido ed omogeneo.
Ho fatto lievitare coperto per 2 ore.
Dopodichè ho ripreso l'impasto e l'ho steso su un piano infarinato 
e ho dato la forma di un rettangolo con le mani ed infine ho arrotolato.
Ho inserito il pan bauletto ottenuto dentro uno stampo da plumcake.
Ho lasciato lievitare ancora per circa 1 ora.
Ho pennellato la superficie con latte.
Ho infornato per 30 minuti a 180°.

Sperate, sfornate. Godetevi il risultato.
Io ho fatto così.




Federica