venerdì 30 gennaio 2015

Focaccia senza impasto e la lettura ad alta voce con i bimbi.


Ci son due coccodrilli ed un orangotango..
due piccoli serpenti..
un'aquila reale..
il gatto e il topo.. l'elefante..
non manca più nessuno..
solo non si vedono i due leocorni..

Questa è la filastrocca che più piace canticchiare ai miei bimbi (o meglio Tommaso la canta e Ludovica è lì che lo contempla estasiata) ed anche io non posso far altro che cantarla e ricantarla per vederli contenti!
A casa nostra le filastrocche o canzoncine che dir si voglia hanno sempre il loro fascino. Le rime poi, fanno sempre colpo sui bimbi. Ed io mi diverto un sacco ad inventarne sempre di nuove, perchè so che fa loro molto bene soprattutto per lo sviluppo del linguaggio e l'ampliamento del loro vocabolario mentale.
Poi ci sono i libri, o meglio i libricini dapprima in gomma, morbidi che possono essere toccati, manipolati, condivisi e resi parte integrante della propria quotidianità, e poi quelli cartonati fino a quelli dalle pagine più sottili e di gran pregio al tatto, alla vista e soprattutto alla mente, quelli da leggere e quelli per sognare. 
I bimbi (anche i più piccoli) infatti, hanno estrema necessità di questi fedeli amici che, dapprima per le loro forme e materiali ed inseguito per le storie, sapranno regalare loro un rifugio sicuro nel quale poter sognare, conoscere, crescere.
Proprio per l'amore che da sempre nutro per la lettura, adoro tutte quelle possibilità che rendono noto a tutti la magia della lettura e  Nati per leggere è proprio questo, un progetto che aiuta a far capire l'importanza e la magia che sta nei libri. Grazie a questo progetto si ha la possibilità di comprendere quanto la lettura sia fortificante per ogni bambino soprattutto se a fargliela conoscere sono le figure di riferimento (meglio ancora se i genitori) in quanto cibo per l'anima. La lettura ad alta voce avrà anche e soprattutto nei bimbi più piccoli influenze positive sia sul piano relazionale che cognitivo, per non parlare del consolidamento che si avrà dell'abitudine alla lettura perchè come dicevo qui l'esempio aiuta a crescere.


Leggimi subito,leggimi forte
Dimmi ogni nome che apre le porte
Chiama ogni cosa, così il mondo viene
Leggimi tutto, leggimi bene
Dimmi la rosa, dammi la rima
Leggimi in prosa, leggimi prima

La ricetta di oggi è una focaccia senza impasto davvero deliziosa e soprattutto stra-stra-stra facile. Di quelle cose che vengono al primo colpo, un prodotto finito da leccarsi i baffi. Una focaccia soffice all'interno e croccante all'esterno. I bordi forse, la parte più buona. Provare per credere.




Focaccia senza impasto di Giorgio Locatelli
Per la ricetta originale andate da lei
Di seguito le mie varianti
500 gr di farina (io 250 gr '0 e 250 gr tipo 1)
1/2 bustina di lievito di birra secco
1 cucchiaino di miele
470 gr di acqua tiepida
2 cucchiai di olio extra vergine  
10 gr di sale

Emulsione (fa la differenza ;))
50 gr di acqua 
50 gr di olio evo
15 gr di sale

sabato 24 gennaio 2015

Gnocchetti di ricotta e cosa ci piace.


Ci piace mangiare bene, qui a casa.
Ci piacciono i cibi poco elaborati, semplici ma pieni di sapore.
Ci piace mangiare in casa, soprattutto nella stagione fredda perchè d'estate è un'altra storia.
Ci piace mangiare frutta e verdura in ogni loro declinazione, se poi è sotto forma di polpetta ancor di più (Tommaso insegna).
Non mi piace offrire alla mia famiglia cibi di dubbia o incerta provenienza. Infatti sono maniacale nella scelta.
Non mi piace se nell'etichetta non vengono specificati minuziosamente tutti gli ingredienti.
Non mi piace il cibo confezionato o già pronto.
E' per questo che cerco sempre di offrire (nel limite del possibile, ovvio) cibi freschi, magari del territorio e di stagione. Almeno ci provo!

Questi gnocchetti sono nati un pò così, per caso direi. Sbirciati in un vecchio libro e rimaneggiati a mio gradimento. Buoni, morbidi ma consistenti. Semplici ma saporiti. Come piace a noi.

Gnocchetti alla ricotta e salvia
Mescolare 300 gr di ricotta mista freschissima con un albume e un cucchiaio di acqua.
Unire 250 gr di farina (o un pò di più a seconda del grado di assorbimento della stessa)
 e un pizzico di sale aromatizzato. 
 Impastare energicamente fino ad ottenere un panetto morbido ma non troppo appiccicoso.
Fare tanti filoncini e ricavare da questi tanti gnocchetti fino ad esaurimento della pasta.
Cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua salata e con un filo d'olio. 
Una volta cotti (ci vorranno pochissimi minuti) scolarli e saltarli in una padella
in cui abbiamo fatto sciogliere una noce di burro con un filo d'olio insaporiti da 3-4 foglie di salvia.
Servire caldi.






mercoledì 14 gennaio 2015

La salvezza sta nei bambini e nel rispetto del mondo.


I bambini ti fanno amare la vita. Anche quando te ne dimentichi.
I bambini ti aiutano ad apprezzare il mondo. Anche quando vedi e senti cose che ti rattristano.
I bambini ti insegnano a stupirti di quello che ci circonda. Anche quando credi che ormai lo stupore non fa per te.
I bambini ti fanno capire che emozionarsi è bello. E tu, ti fai contagiare da questo.
I bambini ti educano al sorriso. E tu, non puoi non regalargiene e regalartene milioni.
I bambini ti aiutano a crescere. E tu, sai che inevitabilmente miglioreranno la tua persona.
I bambini sanno molto più di quello che riescono ad esprimere a parole. E tu, sai che il tuo compito è stargli accanto senza oppressioni ma con amore e rispetto.
I bambini sono saggi. Perchè vivono la vita come dovrebbe essere davvero vissuta. Con naturalezza, entusiasmo, onestà, ingenuità.
I bambini oggi più che mai possono aiutarci ad essere migliori. Tutti noi.

I bambini saranno gli uomini di domani. Inevitabilmente saranno, in parte, ciò che hanno avuto ad esempio. L'esempio è, per me, la forma più concreta di educazione. L'esempio per un bambino è dato dalle figure di riferimento, dai genitori.
Inevitabilmente i bambini però faranno a modo loro, prima o poi. Ma quel "a modo loro" mi auguro sia frutto di una giusta educazione e di un buon esempio. E' per questo che ogni giorno io e mio marito ci ripetiamo che l'esempio è quello che abbiamo in mano per far capire ai nostri due bimbi che l'amore, la tolleranza, il rispetto, l'onestà, la voglia di fare e di imparare sono le basi uniche sulle quali poter scegliere "a modo proprio" con consapevolezza.

Nella vita si cammina, si cade ma ci si rialza pure. Basta sapere come fare. Credo che un genitore debba, nel suo compito, aspirare a questo. Insegnare ai propri figli come fare a rialzarsi quando si cade. Perchè una persona vera è proprio quella che sa riprendersi dopo una battuta d'arresto e migliorare se stessa, sempre.
"A modo tuo" di Elisa. E' un pezzo che mi piace davvero. Melodia e testo. Tutto insieme. E credo che ben si addica a quanto ho scritto di getto, oggi.


Ai bambini le mele piacciono, quasi a tutti. La mela è rossa, dolce e a scuola spesso è uno dei primi frutti che ai bambini servono per imparare a leggere e a scrivere. E poi, inizia con la letterina "m" proprio come mamma. Insomma, sa di mamma.
Queste sfogliatine sono semplici e deliziose e profumano proprio di bambini, di amore, di casa.

Sfogliatine alle mele
Ispirata da lei e dalle sue bellissime foto

Tagliare 4-6 rettangoli da una confezione di pasta sfoglia 
..se l'avete di vostra produzione sarà ancor meglio :) ..
e disporli su due teglie ricoperte di carta forno.
Ora, sopra ogni rettangolo ricavato incidete con un coltellino affilato ma, 
senza tagliare fino in fondo la sfoglia, un rettangolo più piccolo al suo interno
..come per fare una cornice interna..
All'interno di questa sorta di cornice stendete un velo di marmellata di arance
.. ma anche di albicocche o del gusto che preferite..
Ricavate delle fettine sottili da due mele
..io non ho tolto la buccia, ma voi fate come preferite..
e diponetele sopra al velo di marmellata di ogni rettangolo.
Finite con un pò di zucchero di canna spolverato.
Infornate a 190° per 15-20 minuti
..o comunque fino a doratura..














Federica  




giovedì 8 gennaio 2015

La luce e ciò che amo. Mini hamburgerini zucca&patate.


Mi piace la luce.
Mi piace quella del mattino. Quella chiara, che riesce a rendere eterea qualsiasi cosa. Quella che non riesci a fissare quando guardi il sole. Quella che talvolta trovi anche in pieno inverno, magari nelle ore più calde e lievemente assolate. La stessa luce che mi piace rivedere quando cerco di fotografare quello che cucino. Non faccio fotografie perfette ma mi piace catturare la luce migliore per me, la stessa che migliora il mio umore, sempre.
Anche questi semplicissimi minihamburger di sana zucca illuminati dalle ore più calde di una fredda giornata invernale sembrano assumere un'aria quasi romantica, se vogliamo. E tutto questo grazie alla luce chiara e naturale che riesce a dare valore ad ogni cosa su cui riesca a posarsi. E quando si ha la fortuna di coglierla è giusto fermare l'attimo così, tanto per riporlo in uno dei cassetti della nostra memoria. Lo faccio con i piatti che preparo per la mia famiglia, lo faccio con i momenti passati insieme, lo faccio con quello che ho la fortuna di ammirare e di vivere, lo faccio con i miei figli, non per renderlo noto agli altri ma per stamparlo nella mia mente.

Quelli di oggi sono degli hamburgerini piccoli piccoli che ho preparato proprio ieri per il pranzo, e siccome quella  famosa luce era lì ad aspettarmi e siccome erano buonissimi oltre che davvero leggeri, ho deciso di fare loro qualche velocissimo scatto e buttare giù la ricetta.



Mini Hamburger zucca&patate

300 gr di zucca ammorbidita in padella con un filo di olio
2 patate lesse
1 uovo
due cucchiai di parmigiano reggiano
un cucchiaio di latte
pangrattato qb
sale

domenica 4 gennaio 2015

Il tempo passa, l'anima resta... anche nei dolci...





































Un anno ha chiuso le sue porte e all’interno di esso alcune cose hanno lasciato il passo ad altre. Il tempo in questo mio spazio sembra essersi fermato ma non nella vita… questo è certo!
Fuori il tempo ha decretato che le priorità in questo preciso istante dovevano essere altre… non per forza seguendo un ordine di importanza ma, semplicemente perché certe volte nella vita è così. Il mio tempo ora è fatto di bimbi, di amore, di allegria, di stanchezza, di latte (materno), di pannolini, di pappe (le prime), di suoni, di routine, di raffreddori, di tachipirina, di dinosauri e animali della savana (già perché ora Tommi è in fissa con loro), di disegni, di colori, di sorrisi.La vita è fatta di fasi – ne sono sicura- e ora la nostra fase è questa. Il tempo scorre veloce ed io, di questi momenti, non voglio perdermi neanche un istante, stanchezza e poco sonno compresi!Qui, ne sono certa, il profumo di dolci e di cose di casa però non è per nulla cambiato…è sempre lo stesso, per me. Ogni volta che apro queste mie pagine sento ancora l’odore di buono che sentivo il primo giorno che ho deciso di aprirle. La dolcezza che spero venga fuori dai miei dolci, beh, anche quella è sempre la stessa. Seppur i giorni passano e il tempo segna inevitabilmente la nostra persona credo che di fondo la nostra anima mantenga quel non so che di inalterato.. che ci contraddistingue. Mi piace pensare che ogni anima abbia insiti i punti cardine della persona che abita, ecco.

In questi giorni del dopo festa, in questi pomeriggi freddi che richiamano però ancora momenti di dolcezza e voglia di stare insieme, io provo a ripartire da me e dai dolci che mi piacciono. Le torte da credenza. Quelle che rimangono umide e compatte anche e soprattutto i giorni a seguire. Quelle che seppur un dolce sanno poco di zucchero. Quelle che ti consolano nei momenti di sconforto. Quelle fatte di ingredienti semplici ma buoni. Quelle che non di cui non puoi stufarti, mai.


Cake di farina gialla e cioccolato fondente al profumo d’arancio
Ingredienti per un cake medio

100 gr di burro (buono)
90 gr di zucchero di canna
2 uova
90 gr di farina di mais
30 gr di amido di mais
60 gr di farina (io tipo 1)
1 e ½ cucchiano di lievito per dolci
Vaniglia
2 cucchiai di marmellata di arance
Cioccolato fondenti in pezzi

Preriscaldare il forno a 170°. Rendere una crema soffice il burro con lo zucchero e la vaniglia. Aggiungere le uova, una alla volta, ed infine le farine con il lievito.
Da ultimo un cucchiaio di marmellata alla volta e il cioccolato a pezzi.
Imburrare e infarinare uno stampo da plumcake. Versare e livellare il composto.
Infornare per 35 minuti. Prova stecchino.

Federica